- coppia di copertoni usati (ma non troppo) tassellati (meglio non siano semislick, né semitassellati).
- viti autofilettanti da 3,5x14: a seconda di quanto grip volete, spetta a Voi decidere quante viti mettere per ciascuna gomma (io ho usato 100 viti totali: 50 viti all'anteriore + 50 viti al posteriore); altre gomme in commercio superano invece le 100 viti/chiodi per gomme. Con più viti/chiodi aumenta la tenuta, ma peggiora la scorrevolezza su asfalto; mentre con meno viti/chiodi si predilige la scorrevolezza.
- nastro americano o tessuto similpelle (che si usa per rivestire le selle delle moto) o fasce in kevlar antiforatura (di larghezza adeguata).
- avvitatore.
- trapano con punta dal ferro da 1,5 mm.
- moletta a disco.
Istruzioni:
1) Si inizia col praticare dalla parte esterna del copertone un foro
passante (col trapano con punta dal ferro da 1,5 mm) in mezzo ad ogni tassello
da dove poi usciranno i chiodi.
2) Con l'avvitatore si infilano le viti dalla parte interna del
copertone, finché escono almeno 3-4 mm dalla parte esterna, infilandole nel
buco praticato col trapano; appena escono non insistete ad avvitare.
3) Consiglio vivamente di “spuntare” le punte aguzze delle viti (con una
moletta a disco), perchè sono molto affilate e se per caso doveste caderci
sopra sono dolori!!!
Tale spuntatura vi garantisco non influisce minimamente sulla tenuta
finale.
4) Poi si copre con "nastro americano" o con tessuto
similpelle incollato, la parte interna del copertone laddove ci sono le teste
delle viti (in modo da evitare che le teste delle viti vadano a pizzicare la
camera d'aria), come nella foto sotto.
5) Infine si montano camere d'aria e tutto il resto.
Come si vede nella ruota posteriore (foto sotto) la parte centrale del
copertone è senza viti. E' una mia scelta voluta per avere scorrevolezza su
asfalto. Se invece le Vostre esigenze sono diverse e Vi serve maggiore grip,
allora sarà opportuno mettere delle viti anche nella parte centrale del
copertone.
Sensazioni:
Da provare!
I veri Mtbiker, sanno cosa si prova ad attraversare una lastra di ghiaccio con
gomme normali. Se si può evitare, si evita; ma se durante una discesa s’incontra
d’improvviso, l’unica cosa da fare, per non cadere, è lasciar correre il
puledro, non sterzare, né tanto meno frenare e stringere le chiappe…
Con le gomme chiodate scordatevi quanto sopra, si possono fare le stesse cose
che si fanno normalmente. Ed è veramente strano frenare, sterzare e fare
derapate controllate sul ghiaccio!!!
E si tra l’altro che le mie gomme non hanno poi moltissimi chiodi (circa 50 a
gomma) a differenza di altre gomme con 100 e più chiodi; ma io ho preferito
preservare la “scorrevolezza” sull’asciutto, mica devo scendere dalle piste
ghiacciate da bob come fanno alcuni downhiller...
Ciao, scusa il dsturbo.
RispondiEliminaCercando in rete qualcosa su gomme chiodate per bike ho trovato il
tuo link.
Avevo in mente anch'io di fare qualcosa del genere e vedo che la
cosa
non è difficile da realizzare.
Ti vorrei chiedere, avendo sentito pareri contrastanti, il
comportamento delle gomme/bici su terreno non innevato e soprattutto su
brevi tratti di asfalto, se la bici diventa incontrollabile (come
qualcuno mi ha detto, soprattutto in curva) o se tutto sommato è
accettabile.
Grazie e scusa ancora per il disturbo
ciao,
Eliminail comportamento della gomma con chiodi dipende da vari fattori, ma soprattutto dipende da quanti chiodi e dove sono posizionati.
Con la mia soluzione (50 viti per ogni gomma e posizione laterale) ho volutamente scelta una soluzione equilibrata e il comportamento su asfalto e su terra battuta è ottimo a mio avviso: si avverte solo un leggero strisciare di chiodi sull'asfalto, ma di fatto cambia poco o nulla soprattutto in caso di frenata.
Su terra battuta invece non si avverte quasi nulla; anzi si sente persino la maggiore trazione sulla terra dovuta al grip dei chiodi.
Diversamente con soluzioni diverse (maggior numero di chiodi e anche posizionati centralmente) la situazione immagino cambi. Si avrà una maggior tenuta sul ghiaccio, ma penso ci sia un peggioramento sugli altri terreni (asfalto e terra battuta).
Un cordiale saluto.