In campo ciclistico esistono vari tipi di grasso che vengono usati in base alle loro caratteristiche.
In particolare due sono quelli di uso più frequente: il grasso al teflon e il grasso al litio.
Per capire quale usare per ciascun componente della bici, bisogna capire che differenza c'è tra i due tipi di grasso.
Per comodità analizziamo le caratteristiche con una tabella comparativa.
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grasso
al teflon
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grasso al
litio
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aspetto
esteriore
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in genere si presente di colore bianco, marrone o rosso, ma in tutti i casi un po'
trasparente
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ha un colore bianco non trasparente
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comportamento con
l'acqua e l'umidità
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ha caratteristiche
igroscopiche (assorbe l'acqua e l'umidità)
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ha caratteristiche idrorepellenti
(è usato per esempio in campo nautico) per cui respinge l'acqua e perciò e' ottimo per sigillare e per
prevenire le ossidazioni interne di molte componenti (per esempio la
serie sterzo)
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scorrevolezza
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elevata scorrevolezza
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discreta scorrevolezza
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Appare perciò evidente che utilizzare uno o l'altro dei due grassi comporta conseguenze diverse.
Tuttavia non sarei neppure troppo estremista. Secondo me, per talune componenti della bici utilizzare uno o l'altro tipo di grasso, non comporta grosse controindicazioni.
Riassumendo per alcuni delle principali componenti della bici:
Quindi buon ingrassaggio!
Componente
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Quale grasso usare?
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mozzi
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Teflon
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movimento centrale
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Teflon o Litio
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serie sterzo
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Teflon o Litio
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filetto delle calotte movimento centrale/scatola telaio
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Litio
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pedali
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Teflon
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pulegge cambio posteriore
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Teflon
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comandi cambio rotanti (Sram)
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Teflon
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accoppiamento pedivelle/movimento centrale
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Litio
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accoppiamento cassetta pignoni/mozzo posteriore
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Litio
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perni leve freno tipo V-brake
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Teflon
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perni dei corpi freno V-brake
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Teflon
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accoppiamento corone/pedivelle guarnitura
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Litio
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Quindi buon ingrassaggio!
io suggerirei pasta di rame per il filetto delle calotte e teflon con sopra grasso blu idrorepellente da nautica per il resto
RispondiEliminaCiao, la tua osservazione è corretta, anche se nel mio post mi interessava affrontare solo la differenza tra i 2 grassi più usati in assoluto, e cioè quello al litio e quello al teflon. Naturalmente poi ne esistono molti altri tipi gi grasso.
EliminaLa "pasta di rame", che per chi non la conoscesse ha un colore marrone scuro metallizzato, ha caratteristiche paragonabili al litio: di fatto è un ottimo anti-grippaggio e un ottimo sigillante.
Grazie per il tuo contributo Federico.
Io ho due barattoli di grasso al LITIO e il colore del grasso, in entrambi, è marrone trasparente. Lo uso per filettature varie della bici).
RispondiEliminaLeggo, invece, nel post, che il grasso al litio è sempre di colore bianco, non trasparente: come mai? Grazie.
ciao Michele,
Eliminain effetti nella tabella non è forse ben chiaro, ma la mia indicazione sull'aspetto esteriore è quella di massima, nella maggior parte dei casi, poi qualche altra variante può starci.
Il grasso al litio è usato moltissimo in campo nautico, grazie alla sua resistenza al dilavamento dell'acqua; viene anche chiamato "grasso nautico". Lo dico per esperienza l'ho sempre visto per lo più di colore bianco.
Ciò non toglie possano esserci altre varianti.
L'importante però, al di là dell'aspetto esteriore, è farne un uso corretto.
Mi permetto solo un consiglio.
Usare il grasso per le filettature ha dei limiti.
Sicuramente il grasso al litio è il più indicato e proteggere le filettature da ossidazioni e da possibili grippaggi.
Tuttavia a mio avviso per talune viti particolarmente sollecitate (per esempio quelle dell'attacco manubrio, il reggisella, portaborraccia...), mi è capitato in passato che si siano allentate, usando solo il grasso come sigillante.
Perciò consiglio piuttosto di usare per queste viti una goccia di frenafiletto (medio). Quest'ultimo ha ovviamente come caratteristica principale quella di bloccare la vite, ma anche la particolarità di sigillare la zona della filettatura, in modo da prevenire future ossidazioni. E vi assicuro che in 20 anni di esperienza non mi è mai capitato di trovare nemmeno una vite, trattata con il frenafiletto, ossidata o che si sia grippata nello smontaggio.
Un cordiale saluto e grazie per il tuo contributo Michele.
Gentilissimo Orio, grazie infinite per la sollecita ed esaustiva risposta. Seguirò il tuo consiglio circa l'uso del frenafiletto ( di cui non conoscevo l'esistenza ) per le viti dell'attacco manubrio e per quelle del reggisella sulle quali intervengo di tanto in tanto per varie regolazioni. Grazie ancora. Cordiali saluti.Michele.
EliminaCiao, e per fare una manutenzione di un cambio al mozzo tipo shimano nexus cosa consiglieresti?
RispondiEliminaCiao Black Panther,
Eliminail mozzo Shimano Nexus non l'ho mai aperto, ma da quel poco che so, avendo il cambio interno è un componente abbastanza complesso: ci sono cuscinetti a rullo e altri a sfera e in più tutti gli ingranaggi del cambio interno.
Meglio di tutto sarebbe leggere e seguire le istruzioni dei manuali Shimano.
In alternativa io ti proporrei la mia soluzione.
Dividerei il mozzo per "zone".
-> Cuscinetti a sfere e a rulli:
li ingrasserei con grasso litio (grasso nautico) se vuoi fare una manutenzione a lunga durata; mentre propendi per fare una manutenzione più frequente opterei per il teflon, che ti darà anche maggiore scorrevolezza.
-> Ingranaggi del cambio interno:
userei olio ad alta viscosità e alla fine un velo di grasso al teflon.
-> Tutta la restante superficie della parte interna:
la ricoprerei tutta di un velo di grasso al litio per proteggerla da qualsiasi ossidazione.
Facci poi sapere :)
Buone pedalate.