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venerdì 18 luglio 2014

TRENTINO Rotaliana-Terres-Lago di Tovel [Azione!]

Questa volta andiamo a visitare il bellissimo Lago di Tovel. Adagiato nel cuore della gruppo montuoso del Brenta, il lago è famoso perchè aveva la particolarità fino ad alcuni decenni fa di diventare di colore rosso ...

Si parte dalla piana Rotaliana, nei pressi di Mezzocorona (TN) e imboccata la val di Non si sale fino a Terres [qui sopra in foto in lontananza l'abitato di Tuenno]. 


Poco sopra l'abitato di Terres, s'imbocca un tunnel ciclo-pedonale che in 2.4km ci porta nel cuore della Val di Tovel.
ATTENZIONE! Il tunnel ha una temperatura costante di 10°! Per cui è necessario vestirsi adeguatamente, in quanto lo sbalzo termico in estate può passare dai 30°-34° esterni ai 10° del tunnel con inoltre elevata umidità.
Inoltre consiglio di entrare gradatamente in modo da acclimatarvi ed evitare shock termici: arrivare dopo la salita tutti sudati e buttarsi a capofitto nel tunnel, può essere pericoloso!
Il tunnel inoltre è dotato di un impianto di illuminazione automatico con fotocellule di movimento che illuminano le porzioni di tunnel dove si muovono le persone. Tuttavia consiglio vivamente di dotarsi di un proprio impianto di illuminazione per sicurezza, qualora dovesse avvenire un improvviso black-out.


 L'accesso al tunnel dalla parte della Val di Non (poco sopra Terres).


Il tunnel.


 L'accesso/uscita dal lato della Valle di Tovel.

 Il paesaggio durante la salita verso il lago.

 Apicoltori. La linea elettrica che circonda gli alveari non è certo per tenere alla larga le api "nemiche", ma per tenere alla larga qualcos'altro... l'orso!

Arriviamo al lago di Tovel quota 1.178 metri.

Questo lago è famoso perché aveva la particolarità fino ad alcuni decenni fa di diventare di colore rosso: tale azione era dovuta alla presenza di una particolare alga.
Secondo la leggenda invece il colore rosso deriva dal sangue, versato dai soldati nella terribile battaglia svoltasi sulle rive di lago tra i soldati della principessa Tresenga e quelli del re Lavinto, e conclusasi con la morte della principessa per mano dello stesso re, il quale aspirava invano alla sua mano.

 
 Purtroppo il benvenuto non è dei migliori per i ciclisti... che con la propria fatica e sudore arrivano fin qui ...
Un cartello vieta l'accesso in sella alla bici ai sentieri tutto attorno allo specchio lacustre. Ovviamente basta scendere e proseguire a piedi.

 Le acque cristalline sono uno spettacolo.


 Ma tutto il paesaggio è uno spettacolo.

 Sulle rive una sabbia bianca rende unico l'ambiente.



E tutt'attorno le maestose montagne del Brenta ci osservano dall'alto.

In loco sono presenti due ristoranti dove rifocillarsi.

E infine si torna a casa, dopo aver salutato il "lago rosso" e la principessa Tresenga. 

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