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sabato 27 maggio 2017

TRENTINO/VENETO: Speccheri - rifugio Campogrosso - passo Pian delle Fugazze [Azione!]

Usare la mountain bike esclusivamente su asfalto è poco logico, lo so, ma talvolta bisogna fare un'eccezione ...


In questo caso, ad esclusione di circa 2,5 km di strada sterrata, faremo un percorso in gran parte su asfalto... ma il bello sarà, che ci troveremo spesso su strade asfaltate abbandonate e chiuse al traffico!!!

Si parte da località Speccheri (670 metri s.l.m.), quasi in cima alla Vallarsa, siamo in Trentino.
I più bravi possono partire da Rovereto, ma noi abbiamo scelto l'opzione più light. Sia chiaro che a fine giro ci saranno pur sempre 1.041 metri di dislivello in salita.
Si parte dal parcheggio vicino alla piccola chiesetta nei pressi dell'antico ponte.


La località è sovrastata dalla diga che contiene il lago degli Speccheri.

Partiamo ora in direzione Obra. Attenzione che subito si affronta una salita su asfalto molto ripida, perciò consiglio vivamente di riscaldarsi prima della partenza.
Poco prima dell'abitato di Obra, volgendo lo sguardo all'indietro, si può mirare quasi tutta la Vallarsa.

La vegetazione rigogliosa abbonda e persino un'ape-bombo finisce nella foto...

Ecco la foto ingrandita con l'ape-bombo vanitosa.

Si arriva in località Ometto (1.000 metri s.l.m.)...

... e volgendo la visuale a sinistra si scorge la diga degli Speccheri.

La strada provinciale prosegue ancora per circa un chilometro, ma ad un certo punto troviamo un viadotto e subito dopo una galleria...

 ... e alla fine della galleria ... una strada sterrata ...

La strada sterrata dura poco meno di tre chilometri.

Un paio di piccoli guadi ...

... e il gruppo montuoso del Carega che ci sovrasta.

Ecco che poi lo sterrato finisce e riparte la strada asfaltata. Ma il bello è che è completamente deserta.
In tutta la restante salita fino al rifugio Campogrosso non abbiamo incrociato nessun'auto e a dire il vero solo un paio di pedoni.

Queste montagne sono chiamate le "Piccole Dolomiti" ed il motivo è chiaro.


Finalmente si scollina al passo di Campogrosso (1.460 metri s.l.m.).
Siamo ora in Veneto e subito si arriva al rifugio Campogrosso (1.448 metri s.l.m.)...

... mentre il severo monte Baffelan allieta il panorama.

Dopo un adeguato pranzo presso il rifugio, con un simpatico oste baffuto con la sua ottima squadra e piatti succulenti, si riparte in direzione del passo pian delle Fugazze.
Girando lo sguardo indietro il rifugio ci saluta alla prossima volta.

Dopo poche centinaia di metri la strada asfaltata si chiude al traffico e prosegue.

In lontananza le colline che fanno da preludio alla pianura Veneta.

A circa metà distanza tra il rifugio Campogrosso e il passo Pian delle Fugazze una frana interrompe la strada asfaltata, ma ecco la sorpresa... 

... un ponte tibetano bypassa l'interruzione.



Si riparte sempre in discesa si raggiunge per una sosta l'ossario del Pasubio: un solenne monumento dedicato ai caduti della Prima Guerra mondiale.

Dal piazzale del monumento si vede non molto lontano il valico delle Fugazze ...

... mentre sul lato opposto si aprono le valli del Pasubio.

In breve si arriva al passo Pian delle Fugazze (1.163 metri s.l.m).
Infine presso al passo s'imbocca la strada che risale al rifugio Campogrosso e dopo una breve salita si devia a destra per località Camposilvano e dopo una lunga discesa si ritorna in località Speccheri da dove eravamo partiti.
In conclusione un bel giro, poco conosciuto, ma ricco di sorprese e comunque piuttosto abbordabile ai più. Tra l'altro fattibile pure con una gravel-bike.


Lunghezza totale 28,5 km.
Dislivello totale in salita 1.041 metri.
Tempo con pausa pranzo 4.30 ore circa.
Tempo di pedalata effettiva 2'10 (andatura turistica).
A richiesta vi invio gratuitamente il tracciato in .gpx (scrivete a orioalserio@virgilio.it).

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