Togliamo subito ogni dubbio! Non parliamo di persone, ma di biciclette.
Girando per le città, sarà per la mia passione per le bici e per la
meccanica, mi capita spesso di osservare le bici, che popolano le strade
urbane.
E in particolare una cosa mi ha sempre colpito, non solo qui in Trentino, ma in giro per
tutta l’Italia: il considerevole numero di vecchie mountain bike ancora
funzionanti (qui sopra una Moser del 1987). Stiamo parlando di biciclette che possono avere 30 anni di
vita ed anche più !!! Ricordiamoci che per esempio in Italia le prime mountain
bike sono apparse a metà anni 80 (celeberrimo fu il Rampichino della
Cinelli).
Queste mountain bike si assomigliano più o meno tutte: telaio in acciaio
(con giunzioni a pipa), forcella anteriore rigida, cambio posteriore a 5 o 6 o
7 velocità, guarnitura tripla, freni cantilever (o U-brake), spesso di serie
hanno parafanghi e portapacchi, e infine non di rado i loro proprietari hanno
aggiunto ulteriori accessori (sellino per bimbi, cestini di varie dimensioni,
borse …).
Queste bici, che non di rado erano all'epoca di alta gamma, sono utilizzate
per il loro attuale basso valore economico, che scoraggia in parte i ladri, ma
non solo. Di fatto sono pur sempre bici solidissime, che svolgono tutt'ora
egregiamente il loro compito di trasportare persone e cose.
A questo punto una domanda mi sorge spontanea: le moderne
mountain bike di oggi, in carbonio o alluminio, con
forcelle sofisticate ammortizzate ad aria, coi freni a disco, ecc., le
ritroveremo ancora tra 30 anni in giro per le città?
O forse troveremo invece ancora le loro nonnine in acciaio?
Non so Voi, ma la risposta credo di conoscerla già!
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